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Visualizzazione dei post da giugno, 2008

Arizona: Page, Lake Powell

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Partiamo verso le 8.00 del mattino, fuori fa freddo, talmente tanto che troviamo la superficie della macchina ghiacciata. Ci immettiamo nella route 89 e in circa 2 orette e mezza arriviamo a Page, Arizona. Qui negli U.S.A. è curioso il fatto che ogni stato abbia un suo setting, e una sua vegetazione caratteristica, almeno per quanto abbiamo potuto appurare noi; quello che colpisce in Arizona è la prevalenza del rosso, sull‘asfalto,sul terriccio degli altopiani, non solo sulle montagne,ovunque, sembra un immenso campo da tennis di terra rossa! Entriamo dunque in quello che viene chiamato il Glenn Canyon NRA ( National recreation area) e la prima cosa che vediamo è il Lake Powell. E’ un grande bacino artificiale di circa 300km, formatosi grazie alla creazione di una mega diga costruita nel 1963; ovviamente proprio a ridosso della diga, c’è un visitor center, entro cui puoi entrare solo dopo aver lasciato in macchina tutto ( bagagli, borse, pistole!,monete…tutto quello che fa suon

Utah: Bryce Canyon

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Partenza da Las Vegas ore 7.30, decidiamo di prendere la strada che attraversa anche lo Zion park e il Red canyon per arrivare al Bryce, la route 89; allunghiamo un po’ il giro,ma ne vale sicuramente la pena. Attraversiamo lo Zion in una strada panoramica meravigliosa, i colori e le forme che prendono le rocce sono per noi italiani non abituati, sicuramente un’esperienza visiva sublime. Ci fermiamo a fare varie foto in differenti point of views, gli americani sono un popolo gentilissimo, attaccano bottone facilmente e se ti vedono in 2, vengono sempre a domandare se vuoi una foto; così tra una chiacchierata e l’altra usciamo dallo Zion ed entriamo nel Red canyon: se lo Zion è bello perché l’arenaria assume il classico colore rossiccio, perché è un parco tutto sommato con molto verde, perché gli agenti atmosferici l’hanno modellato a loro piacimento, tanto che in alcuni tratti la roccia assume un andamento orizzontale e ti par proprio di vedere come il vento e l’acqua l’abb

Nevada: Las Vegas

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Las Vegas, città difficilmente inquadrabile forse non è possibile…ma partiamo dall’inizio. Arriviamo sulla strip verso le 11 e ci dirigiamo subito al nostro hotel, il Circus Circus. L’hotel-casinò è uno dei più vecchi e noti di Las Vegas e si trova all’inizio della strip; le dimensioni sono enormi con una hall impressionate, una decina di postazioni reception e due torri di stanze che fanno da ali al corpo principale. Fino a quando non si entra in un hotel di Las Vegas non è possibile capire cos’è un hotel grande! Saliamo in stanza e ci mettiamo a nostro agio. La città infatti di giorno è un agglomerato urbano normalissimo e un po’ grigio. Poche persone a passeggio, un discreto traffico mai eccessivo, in pratica una città qualunque, poco verde e molto urbanizzata. Usciamo verso le 15 del pomeriggio per fare qualche spesa e ci rendiamo conto subito che Las Vegas Boulevard, che sulle guide sembra cortissima, in verità è ben lunga da percorrere. A questo proposito il Circus Circus, per la

California: Death Valley National Park

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Partenza alle 05.30 del mattino dal Comfort Inn Hotel , la strada è libera e i colori dell’alba stendono su tutto un senso di pace indefinibile. Percorriamo la route 99 fino a Bakersfield e da lì usciamo nella 178. Dopo un bel po’ di strada i fermiamo a Inyokern.:un paesino fuori della Death Valley che ricorda molto le tipiche città dei pionieri, almeno per le prime costruzioni:vediamo le tipiche case basse, lo store, il saloon, poi man mano che andiamo avanti, ci accorgiamo che, in realtà, il piccolo paese è attaccato ad altre 3-4 cittadine, e ci rendiamo conto che il paesino…non è poi così piccolo ha pure l’aereoporto….. Facciamo il pieno e la nostra colazione nel mini store del distributore, proprio all’americana: 2 mega caffè take away con cream e vaniglia, poi ripartiamo. Sulla strada ci siamo solo noi, percorriamo circa 250 km in una route 178 ormai talmente deserta che ci permettiamo di fare la famosa foto seduti al centro della linea gialla: un must! Finalmente vediamo l’agogn

California: Sequoia National Park

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Los Angeles: sveglia ore 6:00, alle 6:30 siamo fuori dall’albergo e cerchiamo un posto per fare colazione. Ci imbattiamo in un mini general store della catena 7eleven, un negozio stile Clerks in cui si vende di tutto, inclusa la colazione. Prendiamo il nostro caffè all’americana con relativa ciambella al cioccolato per la modica spesa di 4 dollari e qualche cent. Notiamo come in questo posto si incrocino personaggi di ceti etnici e sociali profondamente diversi, accomunati solo dalla necessità di acquistare qualcosa prima del lavoro. Risaliamo in macchina e ci immettiamo nella freeway, direzione nord-est. Durante il viaggio abbiamo modo di apprezzare, per la prima volta, i “grandi spazi” americani, con strade infinitamente lunghe e limiti di velocità soporiferi. Devo dire che fuori dalle tangenziali il comportamento alla guida degli americani è esemplare, visti anche i controlli radar e aerei praticati dalle forze dell’ordine. Verso le 11:30 arriviamo al nostro motel, ma è troppo pres

Viaggi: California, Los Angeles

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Ebbene sì, dopo essere convolati a nozze nella fatidica data del 31 maggio siamo finalmente partiti per il viaggio che aspettavamo da tempo. Di seguito pubblicheremo un report dell'itinerario con sensazioni e suggerimenti. Los Angeles Il viaggio inizia da Los Angeles dove arriviamo il lunedì sera alle 18:05 puntualissimi dopo un ottimo volo con l’unico neo di aver incontrato una maxi turbolenza a 10 min dal decollo da Francoforte. L’aeroporto di Los Angeles è enorme e ci vuole una mezz’ora a uscire e rilasciare foto e impronte digitali senza subire, peraltro, controlli squadristi di cui si favoleggia. Subito fuori, i bus delle società di renting passano continuamente davanti ai terminal per raccogliere i clienti e portarli al deposito auto dove ritirare quella prescelta: per ognuno che sale la conducente augura un benvenuto e il piacere di avere il cliente e bordo! Le operazioni sono rapide e in breve siamo on the road. A questo punto inizia il film: sembra di conoscere le strade