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Bretagna: appunti di viaggio

Il viaggio in Bretagna è stato una bellissima esperienza quindi vi lasciamo le nostre impressioni. Il castello di Fougeres merita un passaggio, per le sue dimensioni anche se all’interno è spoglio. Sicuramente da vedere Le Mont Saint Michel: un capolavoro unico nel suo genere anche se assaltato dai turisti. Se di passaggio vale la pena fermarsi a vedere la cattedrale di Dol de Bretagne per poi proseguire verso Comburg che ospita un bellissimo castello visitabile anche all’interno. Il consiglio è di visitare il castello la mattina per poi pranzare al sacco nell’enorme parco e godersi una camminata. La sera vi raccomandiamo una puntata a Cancale a gustare un piatto di pesce fresco incluse ostriche e scampi. Saint Malò merita sicuramente una visita e una passeggiata, se la marea è bassa, sotto le sue mura. La città ha un fascino indescrivibile legato al suo passato di città corsara, con le case a ridosso delle mura che oggi proteggono solo dalle mareggiate invernali, mentre in passato se

10 agosto Chartres e rientro

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Oggi, colazione continentale al nostro albergo e poi partenza, direzione Chartres, da dove proseguiremo verso   Parigi allo Charles de Gaulle. In tutto circa 360 km…non finivano più…cmq la visita alla   cattedrale vale la digressione. Non tutti sanno che prima ancora che Celti e Galli prosperassero in questa parte di terra, la gente del neolitico aveva innalzato proprio dove oggi sorge questa cattedrale un dolmen e un tumulo di terra e che,   si ritiene, che il vano così circoscritto racchiudesse una parte   particolarmente attiva dal punto di vista delle correnti energetiche. Pare che queste correnti telluriche montassero   e si spegnessero   a seconda delle stagioni della terra e così facendo ringiovanivano e rinsavivano le persone che camminavano sopra quest’area. Questo sito divenne poi un centro di insegnamento druidico, e poi quando intorno al III secolo arrivarono i primi cristiani venne venerato come casa della vergine nera ( vi trovarono una immagine scolpita di donna anne

9 Agosto: Carnac, Locmariaquer, Vannes

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Facciamo colazione in un agriturismo da sogno, con delle buonissime marmellate fatte in casa, le crepes e anche del pane con noci e sesamo, che se sapessi come chiederlo alla padrona, mi farei insegnare la ricetta. Eccellente!!! riusciamo a fare anche quattro chiacchere con una simpatica coppia francese e poi partiamo alla volta di Carnac. Ci si arriva velocemente e quasi non ci accorgiamo che si profila alla nostra destra un sito enorme di menhir allineati, vediamo anche un piccolo dolmen e, a parte una puntatina al museo archeologico, dove per altro non seguiamo nessuna visita guidata, decidiamo di vedere il sito girando il perimetro in macchina: è effettivamente impressionante pensare che gli uomini, 5800 anni fa, hanno voluto lasciare un segno, e ancora oggi non riusciamo a darci una risposta del perché…molto affascinante! Siamo già stanchi e da Carnac si arriva abbastanza agevolmente alla cittadina sul mare Locmariaquer, molto carina, ben ordinata con i giardini che tanto ci so

8 agosto Concarneau, Josselin, Auray

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Anche oggi splende il sole e ci dirigiamo verso Concarneau. La cittadella protesa di fronte al versante orientale del porto era progettata per proteggere il porto della città. Oggi è meta molto popolare in Bretagna e come tale presa d’assalto da orde di turisti. L’esterno è molto suggestivo ed imponente mentre l’interno diventa una cacofonia di colori, voci e suoni causa la quantità di persone, ristori e negozi che si aprono sulla via principale. Ciò nonostante una passeggiata sulle mura regala bei panorami del porto e della città e si possono scorgere suggestivi angoli della vecchia cittadella. La visita dura poco più di un’oretta e mezza dopo la quale ci muoviamo verso Josselin. Josselin è un villaggio spendidamente tenuto ed addobbato, in questi giorni, per la festa medievale annuale. La cittadina conserva la suo interno una delle gemme più preziose nella collezione dei castelli bretoni. La fortezza costruita nel 1008 e parzialmente distrutta dal cardinale Richeliu, è stata rico

7 agosto Pointe du Raz, Locronan, Quimper, Lorient festival Interceltique

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Lasciamo verso le nove del mattino la nostra chambre d’hote, Les Roses Tremieres che la padrona di casa non si è ancora alzata. Quest’ultima non è stata una gran scelta, ma tant’è per immergersi nella cultura del posto qualche rischio va pur preso. Ci dirigiamo verso Pointe du Raz, uno dei promontori più spettacolari e famosi della Bretagna ed effettivamente le promesse vengono mantenute. Questo luogo meriterebbe di essere visitato al tramonto per godersi in pace un momento magico ed incantato, considerato che già in piena mattinata è affascinante. Dopo un buon caffè riprendiamo la macchina per dirigerci verso Locronan un piccolo borgo rimasto praticamente intatto dal ‘700 ad oggi, molto suggestivo con svariate botteghe di artisti e commercianti che ne punteggiano le strade. Il villaggio è piccolissimo con un enorme parcheggio a pagamento al suo ingresso, semplicissimo da girare ed assaporare. Dopo circa un’oretta, nella quale abbiamo anche fatto un veloce pranzo al sacco acquistat

6 agosto, Viaggio ai confini del mondo: Ile d’Ouessant

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Ci svegliamo e lasciamo in fretta il pessimo Hotel Ibis e la città di Brest che non ci hanno entusiasmato (come da programma). Imbocchiamo la strada per Le Conquet dove ad attenderci c’è l’imbarco per l’Ile d’Ousseant. Lasciamo l’auto in un parcheggio obbligato piuttosto distante dal porto ma con servizio navetta. Mezz’ora dopo siamo seduti in nave, la traversata durerà un’oretta, piuttosto travagliata visto che l’Atlantico ci regala un’onda alta e lunga che fa ballare un poco l’imbarcazione. Arriviamo comunque sani e salvi in porto e appena scesi ci si pongono due opzioni: andare dalla parte opposta dell’isola, in paese, con una navetta o noleggiare una bici. Decidiamo per questa seconda possibilità, in fondo sono solo 4 km e poi avremo più libertà di movimento. La scelta è azzeccata in quanto ci permette di immergerci appieno nelle bellezze dell’isola con frequenti fermate per immortalare gli angoli più belli ed emozionanti. La grandezza dell’isola fa sì che i turisti si disperdano

5 agosto Ploumach, Enclos Parossieaux, Point du Penn Hire

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Arriviamo a Ploumanac’h verso le 10, e quasi per miracolo ritroviamo la coppia di amici che avevamo incontrato a San Malò, decidiamo di comprare al volo 4 brioche e ce le gustiamo al tavolo di un caffè locale, con vista sul mare. E’ davvero un piacere gustarsi il solo fatto di poter bere un cappuccino con delle persone gradevolissime guardando l’oceano…Poi affrontiamo una delle passeggiate consigliate per arrivare sopra un piccolo promontorio dal quale si apre una piccola baia molto carina: è incastonata all’interno di massi di granito rosa enormi e levigati dal vento a tal punto da avere delle forme arrotondatissime, è un paesaggio surreale, e il mare è di un verde smeraldo eccezionale. Ci salutiamo felici di questi incontri che fanno il viaggio ancora più vero e più intimo! Risaliamo in macchina alla volta dei famosi enclos paroissiaux: Guimilliau ( per noi il più austero e bello, con la sua pietra così scura che si staglia contro il cielo grigio…è appena piovuto, e il luogo ha