Viaggi: California, Los Angeles
Ebbene sì, dopo essere convolati a nozze nella fatidica data del 31 maggio siamo finalmente partiti per il viaggio che aspettavamo da tempo. Di seguito pubblicheremo un report dell'itinerario con sensazioni e suggerimenti.
Los Angeles
Il viaggio inizia da Los Angeles dove arriviamo il lunedì sera alle 18:05 puntualissimi dopo un ottimo volo con l’unico neo di aver incontrato una maxi turbolenza a 10 min dal decollo da Francoforte.
L’aeroporto di Los Angeles è enorme e ci vuole una mezz’ora a uscire e rilasciare foto e impronte digitali senza subire, peraltro, controlli squadristi di cui si favoleggia.
Subito fuori, i bus delle società di renting passano continuamente davanti ai terminal per raccogliere i clienti e portarli al deposito auto dove ritirare quella prescelta: per ognuno che sale la conducente augura un benvenuto e il piacere di avere il cliente e bordo! Le operazioni sono rapide e in breve siamo on the road. A questo punto inizia il film: sembra di conoscere le strade i locali e negozi che si susseguono, già visti in migliaia di lungometraggi che Hollywood esporta a piene mani. La differenza è che qui lo si vive in 3D con lo spettacolo che ti avvolge e rapisce riportando l’attenzione su particolari che assumono una luce nuova.
Imbocchiamo la Highway che porta a Los Angeles destinazione Beverly Garland Holyday Inn, ottima sistemazione in North Hollywood per posizione e comfort.
La highway al tramonto sembra una pista di Need for Speed: dalle 4 alle 8 corsie per senso di marcia, il sole che dipinge di luce rossa le colline attraverso le quali la strada si snoda, sale e scende con auto che sfrecciano da tutte le parti!
Ebbene sì, gli sceriffi americani saranno inflessibili e severi, ma i loro concittadini hanno il piede pesante e che siano grossi pick-up, suv, sportive giapponesi o auto europee il consiglio è: sceglietevi una corsia e restateci, gli altri vi passeranno di conseguenza.
La sera, dopo 24 ore non stop, decidiamo di fare un rapido giro per la città e poi andiamo a dormire, il giorno dopo ci aspettano gli Studios e una visita a Los Angeles
Puntiamo la sveglia alle 7:00 ma, complice il fuso, alle 5 siamo belli che svegli, quindi decidiamo di preparaci e uscire presto. Visto che abbiamo tempo facciamo una puntatina ad un centro commerciale e fare due spese che ci serviranno per i prossimi giorni. Il posto è deserto e i negozi quasi tutti chiusi in quanto prima delle 9:30 – 10 non apre nessuno. Troviamo comunque il general store aperto e compriamo il necessario.
Ci dirigiamo quindi verso gli Universal Studios, e dopo una breve coda all’ingresso parcheggiamo l’auto.
Via internet abbiamo già acquistato il Front Line Pass che consente di entrare senza fare fila, ma anche di saltare tutte le code alle attrazioni tramite un accesso esclusivo. Nel corso della giornata apprezziamo moltissimo questa scelta in quanto riusciamo a provare quasi tutte le attrazzioni, altrimenti accessibili dopo una lunga attesa. La visita agli Studios è una bellissima esperienza, in cui tramite giostre e spettacoli si ripercorre la storia del cinema. Si va dall’attraversare il Jurassic Park con relativa discesa mozzafiato per sfuggire al T-Rex, alla stupefacente attrazione di Crasty dove pur stando fermi si riescono a rivivere le sensazioni date dagli ottovolanti: non si tratta di un semplice cinema 3D ma di una vera e propria giostra con effetti speciali talmente reali che l’unico modo per uscirne è chiudere gli occhi. A queste si aggiungono tour dove, sempre con ironia, viene spigato e ricreato sul posto come sono stati realizzati alcuni effetti, dal taglio di un braccio alle esplosioni reali in un magazzino. Vi è poi un giro nell’ottovolante della mummia, tutto al chiuso e in ambientazione, lo spettacolo dei Blues Brother e infine l'incredibile visita, in trenino, ai set dei film più famosi girati agli Studios. Ne cito in particolare due, il set dello squalo e il distretto di Misterian Lane, che immettono in un mondo parallelo ove ci si aspetta a momenti la comparsa di uno dei personaggi. Se vi piace il cinema, lo Studios Tour è imperdibile.
Sono le 17 quando usciamo e decidiamo di dirigercia verso la famosa spiaggia di Santa Monica per vedere e toccare l’Oceano. Il tempo non è dei migliori, la spiaggia è molto ampia, con la strada alle spalle, punteggiata delle famose torrette dei Baywach.
Scattate alcune foto riprendiamo la macchina e ci dirigiamo verso Hollywood con destinazione Sunset Boulevard. Nel quartiere delle stelle giriamo un po’ in cerca di un locale dove mangiare qualcosa e ci imbattiamo in un vero ristorante italiano in cui decidiamo di fermarci. La cena è ottima, il prezzo discreto per gli standard europei, una salassata in dollari. Facciamo un altro giro per Sunset blv quindi decidiamo di rientrare hotel, domani levataccia per il Sequoia Park.
Los Angeles
Il viaggio inizia da Los Angeles dove arriviamo il lunedì sera alle 18:05 puntualissimi dopo un ottimo volo con l’unico neo di aver incontrato una maxi turbolenza a 10 min dal decollo da Francoforte.
L’aeroporto di Los Angeles è enorme e ci vuole una mezz’ora a uscire e rilasciare foto e impronte digitali senza subire, peraltro, controlli squadristi di cui si favoleggia.
Subito fuori, i bus delle società di renting passano continuamente davanti ai terminal per raccogliere i clienti e portarli al deposito auto dove ritirare quella prescelta: per ognuno che sale la conducente augura un benvenuto e il piacere di avere il cliente e bordo! Le operazioni sono rapide e in breve siamo on the road. A questo punto inizia il film: sembra di conoscere le strade i locali e negozi che si susseguono, già visti in migliaia di lungometraggi che Hollywood esporta a piene mani. La differenza è che qui lo si vive in 3D con lo spettacolo che ti avvolge e rapisce riportando l’attenzione su particolari che assumono una luce nuova.
Imbocchiamo la Highway che porta a Los Angeles destinazione Beverly Garland Holyday Inn, ottima sistemazione in North Hollywood per posizione e comfort.
La highway al tramonto sembra una pista di Need for Speed: dalle 4 alle 8 corsie per senso di marcia, il sole che dipinge di luce rossa le colline attraverso le quali la strada si snoda, sale e scende con auto che sfrecciano da tutte le parti!
Ebbene sì, gli sceriffi americani saranno inflessibili e severi, ma i loro concittadini hanno il piede pesante e che siano grossi pick-up, suv, sportive giapponesi o auto europee il consiglio è: sceglietevi una corsia e restateci, gli altri vi passeranno di conseguenza.
La sera, dopo 24 ore non stop, decidiamo di fare un rapido giro per la città e poi andiamo a dormire, il giorno dopo ci aspettano gli Studios e una visita a Los Angeles
Puntiamo la sveglia alle 7:00 ma, complice il fuso, alle 5 siamo belli che svegli, quindi decidiamo di preparaci e uscire presto. Visto che abbiamo tempo facciamo una puntatina ad un centro commerciale e fare due spese che ci serviranno per i prossimi giorni. Il posto è deserto e i negozi quasi tutti chiusi in quanto prima delle 9:30 – 10 non apre nessuno. Troviamo comunque il general store aperto e compriamo il necessario.
Ci dirigiamo quindi verso gli Universal Studios, e dopo una breve coda all’ingresso parcheggiamo l’auto.

Via internet abbiamo già acquistato il Front Line Pass che consente di entrare senza fare fila, ma anche di saltare tutte le code alle attrazioni tramite un accesso esclusivo. Nel corso della giornata apprezziamo moltissimo questa scelta in quanto riusciamo a provare quasi tutte le attrazzioni, altrimenti accessibili dopo una lunga attesa. La visita agli Studios è una bellissima esperienza, in cui tramite giostre e spettacoli si ripercorre la storia del cinema. Si va dall’attraversare il Jurassic Park con relativa discesa mozzafiato per sfuggire al T-Rex, alla stupefacente attrazione di Crasty dove pur stando fermi si riescono a rivivere le sensazioni date dagli ottovolanti: non si tratta di un semplice cinema 3D ma di una vera e propria giostra con effetti speciali talmente reali che l’unico modo per uscirne è chiudere gli occhi. A queste si aggiungono tour dove, sempre con ironia, viene spigato e ricreato sul posto come sono stati realizzati alcuni effetti, dal taglio di un braccio alle esplosioni reali in un magazzino. Vi è poi un giro nell’ottovolante della mummia, tutto al chiuso e in ambientazione, lo spettacolo dei Blues Brother e infine l'incredibile visita, in trenino, ai set dei film più famosi girati agli Studios. Ne cito in particolare due, il set dello squalo e il distretto di Misterian Lane, che immettono in un mondo parallelo ove ci si aspetta a momenti la comparsa di uno dei personaggi. Se vi piace il cinema, lo Studios Tour è imperdibile.
Sono le 17 quando usciamo e decidiamo di dirigercia verso la famosa spiaggia di Santa Monica per vedere e toccare l’Oceano. Il tempo non è dei migliori, la spiaggia è molto ampia, con la strada alle spalle, punteggiata delle famose torrette dei Baywach.
Scattate alcune foto riprendiamo la macchina e ci dirigiamo verso Hollywood con destinazione Sunset Boulevard. Nel quartiere delle stelle giriamo un po’ in cerca di un locale dove mangiare qualcosa e ci imbattiamo in un vero ristorante italiano in cui decidiamo di fermarci. La cena è ottima, il prezzo discreto per gli standard europei, una salassata in dollari. Facciamo un altro giro per Sunset blv quindi decidiamo di rientrare hotel, domani levataccia per il Sequoia Park.
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